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Misurina Febbraio 2023

Aggiornamento: 10 ago 2023

Febbraio 2023

Eccoci qui con la prima avventura...il primo viaggio...ci sentiamo emozionati e si parte!

Giorni intensi, pieni di progetti e di buoni propositi.

Domenica 26 febbraio: una Misurina fredda e piena di neve ci attende, e ci da il benvenuto :-)

L'impatto appena scesi dall'auto è a dir poco glaciale!

Sono bastati pochi attimi ed un'aria pura, accompagnati da una vista mozzafiato per ristabilire l'equilibrio, e per farci comprendere che eravamo nel posto giusto!

Sono già le 10,30 (diciamo già...si perché per noi, che ci svegliamo solitamente all'alba, è già troppo tardi :-); il tempo di portare i bagagli in camera, la "fedele compagna" di Giorgio in garage, e via decisi verso la vetta: le Tre Cime di Lavaredo, 7 km di salita vera.

Essendo domenica, sapevamo che avremmo trovato tanta gente, (se potessero, molte persone parcheggerebbero sopra le Tre Cime di Lavaredo :-), così lasciata la macchina al primo parcheggio a valle, abbiamo iniziato il nostro cammino verso la vetta. Durante il tragitto, poche le persone incontrate a piedi, in compenso, una miriade di motoslitte che trasportavano le persone fino alla cima, alla "modica" cifra di 20 euro :-( a tratta. Molti di questi, potevano poi scegliere di scendere con lo slittino. Una considerazione personale: le Tre Cime di Lavaredo, patrimonio dell'Unesco, dovrebbero rimanere incontaminate, ed essere preservate per chi verrà dopo di noi.

La nostra camminata è uno spettacolo, kilometri di neve sotto, sopra, di fianco :-), sentire il rumore della neve sotto i nostri piedi diventa la colonna sonora di questo inizio della nostra se pur breve vacanza. Tre giorni non si possono considerare tali, ma comunque abbastanza per respirare aria pura e goderci un meritato riposo!

Tutti i cinque sensi sono stati coinvolti: la vista, per i paesaggi dolomitici imponenti che si stagliavano a perdita d'occhio; l'udito, per il silenzio che amplificava qualsiasi nostra sensazione e il sospiro di Madre Natura; il gusto, per la pausa consumata con un buon caffè accompagnato dal tipico dolce di montagna quale è lo strudel; il tatto, per il freddo intenso che ha pervaso le uniche parti del corpo non coperte; ed infine, l'olfatto, senso che non viene considerato da molti, ma che invece per Stefania è assai importante.....il profumo emanato dal pino cembro, che ci siamo portati a casa in una minuscola bottiglietta, per poter continuare a sentirlo pur essendo lontani.








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